Incrementare la cultura della trasformazione delle mandorle delle piccole aziende oggi per lo più relegate al ruolo di semplici venditrici di materie prime, per mancanza di strutture e strumenti atti a portare sul mercato i semilavorati od i lavorati di qualità.
Migliorare i processi produttivi e di trasformazione e certificare le aziende partner secondo gli schemi ISO 9001 e 22001
Riprendere antichi metodi di trasformazione e farli diventare ‘’produttivi ‘’ grazie all’uso della tecnologia e della cooperazione
Valorizzare la coltura rigorosamente biologica delle mandorle, siccagne a guscio duro della val di Noto ( pizzute romane e fascionello) con particolare propensione verso la romana, utilizzando la tecnica di innesto su mandorla amara (da seme e direttamente in terra con il “kit di germinazione”) la concimazione con stallatico.
Tracciare gli alberi riferiti al progetto definendo un protocollo di certificazione controllato.(valorizzare e tracciare la coltura biologica delle mandorle siccagne a guscio duro
Valorizzare la conservazione delle mandorle in guscio, sgusciarle solo all’occorrenza e metterle in sottovuoto; in modo da eliminare sia eventuali conservanti e sia i costi di allestimento di locali a temperatura e umidità controllate per la conservazione dei semi (ridurre i costi energetici di conservazione)
Utilizzare uno “sgusciatore calibrato modulare” che è molto vicino alla antica tecnica manuale e che permette di ottenere pochissimo sfrido e si presta alle piccole e medie produzioni.(realizzare una macchina di sgusciatura modulare e calibrata)
Utilizzare in maniera nobile parte del guscio delle mandorle (settore della moda e della tessitura ,della cosmesi)
Tritare i semi di mandorla naturale simulando il mortaio e cioè con un cutter a basso numero di giri refrigerato e in sottovuoto
Preparare delle cialde( fagottini) filtro di lino di varia grammatura ( da 10g in su) e conservare le cialde in sottovuoto
Realizzare il prototipo di una macchina per ottenere un “latte di mandorla fresco” senza conservanti e senza additivi con il vecchio metodo della torcitura (Ottenere un latte di mandorla fresco senza additivi e conservanti realizzando una macchina che riproduce l’antico metodo di preparazione della torcitura)
Sottoporre la innovazione al test di mercato dopo l’installazione del prototipo in punti vendita campionati su scala nazionale
Far incontrare le imprese locali con potenziali partner commerciali esteri con una iniziativa ad hoc
Realizzare un laboratorio mobile prototipale per permettere di mostrare e divulgare tutte le fasi del progetto (Realizzare un laboratorio mobile di demo)
Divulgare i risultati presso i produttori nella regione e le scuole agrarie di 4 province
Sviluppare durante il progetto una struttura consortile economicamente sostenibile e legata al territorio per la promozione e lo sviluppo tecnico del prodotto.